L’Italia con il suo tessuto industriale composto maggiormente da piccole e medie imprese offre un panorama ideale per gli investimenti di Private Equity e Venture Capital.
A oggi le startup innovative sono più di 11.000. Questo numero è particolarmente significativo e conferma il trend positivo in forte crescita su tutto il territorio nazionale.
Per questo motivo, l’ecosistema che si sta sviluppando offre ampie possibilità di investimento per il Venture Capital.
I settori di tendenza e su cui puntare in questo momento sembrano essere quelli caratterizzati da una forte componente tecnologica: Biotech, Fintech, AI e Machine Learning.
Nonostante l’emergenza Coronavirus, il primo semestre del 2020 ha registrato 260 milioni di investimenti in startup, compresi 38 milioni provenienti da campagne di crowdfunding.
Nello stesso periodo del 2019 erano stati investiti 397 milioni, ma considerata la situazione economico-sanitaria, il contesto attuale si può definire complessivamente promettente.
E possibile vedere i dettagli di tutti i round a questo link.

Come evidenziato nelle due tabelle precedenti, il numero degli investimenti nella fase expansion (post seed/growth) rimane pressoché immutato nel biennio 2018-19, registrando però un aumento di 80 milioni di euro di investimenti, segnando così una variazione positiva di circa il 10% rispetto all’anno precedente.
Più interessante notare come il numero degli investimenti nella fase expansion sia di molto inferiore rispetto alle altre due fasi, indice di un segmento di mercato non ancora totalmente esplorato, ricco di potenzialità e opportunità.
Tirando le somme le operazioni di Venture Capital stanno seguendo un trend al rialzo, sono aumentate rispetto all’anno precedente in termini di numeri e investimenti.
Questo conferma che le preferenze degli investitori stanno cambiando, che i capitali si stanno spostando dai mercati finanziari verso l’economia reale segnando un punto a favore degli investimenti alternativi.
Questo trend positivo è fortemente rafforzato dagli interventi del Ministro dello Sviluppo Economico che con lo “Startup Act” mira ad agevolare gli investimenti in startup innovative, in ricerca e sviluppo e favorisce l’attrazione di nuovi talenti internazionali.
Inoltre, il governo con il Decreto Rilancio agevola l’investimento in startup innovative aumentando il beneficio fiscale derivante da esso.
Ultimo ma non per importanza, l’istituzione di un fondo che investe in startup innovative italiane gestito da CDP Venture Capital “Fondo Nazionale Innovazione” con una potenza di fuoco pari a 1 miliardo di euro.
Grazie a tutte queste misure le prospettive di crescita e sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione italiana possono solo che essere ottimistiche.